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"I nodi del freddo": la primavera nella saggezza contadina.

ANTONELLA MORI • mar 07, 2024

Marzo molle, grano per le zolle.

I nostri nonni sapevano che la primavera, anche se porta il progressivo aumento della tempratura, può avere bruschi ritorni di freddo.

Il mese di marzo è infatti caratterizzato da impennate di clima primaverile alternate a veri e propri ritorni del clima invernale, che, a ragione, fanno definire questo mese come un mese un po' pazzerello.


Il ritorno della bella stagione quindi non è graduale ma è interotto dai cosiddetti  "nodi del freddo"  che, per la regolarità con cui si manifestano vengono definiti:

nodo di San Giuseppe  (19 Marzo);

nodo dell'Annunciazione (25 Marzo);

nodo della vecchia  (29-31 Marzo).


Secondo una leggenda, il mese di Marzo si accorse di una vecchia furba che, sapendolo pazzerello, evitava le sue piogge e le sue tempeste ingannandolo. Se Marzo le chiedeva dove avrebbe portato a pascolare le sue bestie, la vecchia rispodeva una cosa e faceva esattamente il contario. Così Marzo, credendole per tutto il mese aveva fatto scoppiare invano bufere e mal tempo dove questa aveva detto di recarsi, ovviamente senza sortire risultato alcuno.

Alla fine del mese, che allora aveva solo 28 giorni, la vecchia, sicura di farla franca, disse: " Domani è Aprile, caro mio Marzo pazzerello, quindi andrò veramente a pascolare  al piano dove con i miei animali starò finalmente bene.

Marzo indispettito chiese quindi ad Aprile tre giorni, durante i quali scatenò il finimondo al monte come al piano. facendo pagare alla vecchia furba tutti gli inganni di un mese intero.


Da sempre i contadini, mezzadri, agricoltori di tutto il mondo hanno osservato gli  eventi meteorologici  con attenzione, ma anche con amore, ereditando di generazione in generazione un enorme bagaglio di conoscenze empiriche, ma preziose per i lavori nei campi, e quindi per la sopravvivenza, trasmesse nel tempo attraverso la tradizione orale e i proverbi: che hanno sempre quel tocco di fantasia popolare e quel dono di sintesi che li rende facilmente memorizzabili.


La primavera, e marzo in particolare, abbonda di proverbi sul tempo. Le fasi di passaggio, quelle più a rischio per i raccolti, hanno scatenato la fantasia dei nostri antenati. E infatti questo è il mese più ricco di  “nodi del freddo”, l’ultimo dei quali lo troviamo addirittura a fine giugno.

"nodi del freddo"  sono date alle quali la saggezza popolare assegna bruschi sbalzi di temperatura, che poi scientificamente corrispondono e non sono altro che passaggi di  “tempeste equinoziali”: anche se la data non è sempre la stessa, capitano quasi sempre intorno agli equinozi. 


Un altro proverbio ammonisce:  “Coda di marzo e testa di aprile non si sa il freddo che possa venire”.

Altri nodi del freddo li troviamo per il  10 aprile (nodo del cuculo, perché questi uccelli cominciano a cantare) e per  S. Marco (25 aprile).

Ma anche maggio propone i  “santi di ghiaccio”  (Pancrazio, Servizio e Bonifazio) nei giorni 12, 13 e 14. C’è poi l'  ”inverno dei cavalieri” (20 maggio), fino ad arrivare al nodo di  S. Pietro, addirittura il 29 giugno. Come sempre la tradizione popolare si intreccia con quella religiosa e i e "nodi del freddo" prendono il nome dei Santi del calendario, per rendere il tutto più facile da memorizzare e da tramandare oralmente.


Tornando all'instabile mese di marzo i proverbi abbondano:


  “Marzo vuol far le sue”


 “Neve marzolina dura dalla sera alla mattina."


"Marzo ha comprato la pelliccia a mamma sua e il giorno dopo la vende."


"Gennaio ingegna, febbraio intenera, marzo imboccia."


"Marzo asciutto e april bagnato, beato il villan c'ha seminato."


"Quando Marzo marzeggia, april campeggia, se Marzo non marzeggia, giugno non festeggia."


Comunque nonostante i recenti problemi climatici e condizioni meteo caratterizzate dalla persistenza: ovvero da lunghi periodi di pioggia, alternati a lunghi periodi di bel tempo, siccità e carenza d'cqua, quest'anno il mese di marzo è sempre pazzerello. Oggi 7 marzo 2024, abbiamo avuto pioggia al mattino, poi sole per qualche ora, poi una piccola ma intensa grandinata in tarda mattinata, poi di nuovo sole, poi nuvolo, poi pioggerella nel tardo pomerggio, ed infine in serata molto freddo. Insomma chi più ne ha ne metta!

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